Prima, durante e dopo la campagna elettorale, la sinistra e i suoi alleati avevano disegnato uno scenario apocalittico: se vince il centrodestra l’ambiente sarà distrutto e le coste saturate di mattoni e di cemento. Una sciocchezza, naturalmente, cui gli elettori sardi non hanno dato peso e che, però, aveva allarmato tante brave persone, giovani soprattutto, che nell’ambiente vedono i fondamenti del proprio futuro.
Neppure due mesi dopo il suo insediamento, uno dei primi atti del nuovo governo sardo in materia ambientale ripara all’improvvisazione del governo di centro sinistra che, presidente regionale Federico Palomba, firmò un accordo di programma per la costruzione di un complesso turistico ad Is Arenas nel comune di Narbolia. Il complesso insiste in un Sic, Sito di importanza comunitaria, e poco dopo questa firma la Commissione europea avviò una procedura di infrazione contro l’Italia e la Sardegna, ritenendo il progetto suscettibile di impatti rilevanti sul bellissimo ambiente di Is Arenas.
La notizia, sottaciuta dai disegnatori di apocalissi incombenti per la vittoria del centro destra, è che il governo sardo ha approvato, proprio Sa die de sa Sardigna, una delibera che punta ad evitare l’applicazione alla Sardegna delle sanzioni comunitarie, attraverso la modifica del vecchio accordo di programma. E, naturalmente, salva il frutto di importanti investimenti fatti a Is Arenas, in conseguenza dell'accordo fra la Regione e i comuni dell’Oristanese interessati. Come dire che non si possono far pagare agli imprenditori scelte fatte dalla politica.
In questi giorni, il dossier della Regione sarda sarà recapitato alla Commissione europea che dovrà decidere se le misure decise dalla Giunta regionale sono in grado di bloccare la procedura di infrazione che sulla Sardegna pende fin dal 1998, dall’anno successivo, cioè, alla decisione della giunta di centro sinistra.
Resta una considerazione da fare e riguarda proprio i Sic, punta di lancia della politica vincolistica della sinistra anche in Sardegna. Per tutta la passata legislatura, il centro sinistra ha tentato di imporre ai comuni Sic e Zps (Zone a protezione speciale) con l’ingannevole promessa che nessun vincolo ci sarebbe stato per le attività umane. Non pochi comuni, per lo più governati dalla sinistra, hanno applicato le norme, tentando di subornare le comunità.
La più che decennale vicenda di Is Arenas, dichiarata Sic, mostra quanto ingannevoli siano le promesse del centrosinistra che ad un franco dibattito con le comunità ha preferito dare assicurazioni che non era in suo potere dare.
1 commento:
AVEVO GIà PARECCHI DUBBI SU QUESTI BENEDETTI S.I.C., ADESSO CHE HO LETTO IL SUO BLOG ME NE METTO ANCORA DI PIù, NON PER ALTRO , DOPO L'IMPOSIZIONE DELLA VECCHIA GIUNTA REGIONALE SU L'ENORME RIPERIMETRAZIONE ESEGIUTA SENZA COLLABORARE CON IL COMUNE DI NARBOLIA (IS ARENAS),E SOPRATUTTO DOPO L'ADOZIONE DA PARTE DEL COMUNE STESSO DEL PIANO ,ESCLUDENDO QUELLO COSì CHIAMATO STRALCIO CHE COMPRENDE LA FAMOSA INFRAZIONE COMUNITARIA,MI CHIEDO,: MA LA REALTA' QUALE é, A NOI POPOLAZIONE QUALE OPPORTUNITA' CONVIENE DI PIU': DENTRO O FUORI DA QUESTO SIC? A VOI TUTTI LA RISPOSTA
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