Ed ora, avanti con il nuovo Statuto sardo. Con l’introduzione del concetto di insularità nella legge sul federalismo fiscale, il Parlamento della Repubblica ha fatto un passo avanti verso il riequilibrio delle opportunità fra la Sardegna e le regioni non insulari. Ma sarebbe da sprovveduti pensare che con questo giusto provvedimento si sia completato il processo di affermazione della specialità dell’Isola.
La specialità della Sardegna non è fondata, malgrado gli sforzi della cultura economicista che ha nella sinistra i maggiori fautori, prevalentemente sulle sue condizioni geografiche ed economiche e non cesserebbe di esistere in un futuro auspicabile superamento dei suoi handicap economici. La Regione sarda è speciale perché sede di una storia, di una lingua, di una cultura originali, speciali appunto. Di qui la necessità di procedere a passi rapidi verso un nuovo Statuto speciale fondato sul riconoscimento dell’identità del popolo sardo.
Per conto mio, ho già provveduto a presentare al Senato un disegno di legge che recepisce in toto la proposta di Carta de logu nova elaborata dal Comitato per lo Statuto.
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