I quasi tre milioni di passeggeri che la Ryanair pensa di trasportare ogni anno sulle sue rotte sarde possono rappresentare una svolta molto importante per il sistema economico della Sardegna. Intanto per l’occupazione che la società irlandese assicurerà e per la quantità di persone che potranno visitare la nostra terra, volando a costi molto contenuti, ma anche e forse soprattutto perché è l’annuncio, sottinteso nell’iniziativa, che un modello economico diverso è possibile per la Sardegna.
Nessuno, certo non io, può illudersi che basti trasportare milioni di persone in Sardegna per risolvere problemi economici che hanno bisogno, per il loro appianamento, del concorso di molti fattori di crescita. Non ho dubbi, però, che quella dell’utilizzo delle nostre risorse, l’ambiente, la grande ricchezza di beni culturali, i saperi della nostra gente, sia la strada maestra per uscire dalla dipendenza.
Non è un caso che una piccola porzione d’Europa qual è la Sardegna sia stata scelta come meta e punto di partenza di 48 rotte italiane ed europee. Chi è abituato a farsi i conti economici di un’impresa sa quanto grande sia il richiamo che la nostra Isola ha internazionalmente. La sua immagine ambientale e culturale è anche una merce da mettere sul mercato del turismo e del viaggio. Sta a noi sardi cogliere in pieno il segnale che oggi viene dalla scelta di Alghero e di Cagliari come basi di una compagnia aerea, la Ryanair, che ha fondato il suo successo su un’idea molto moderna di viaggio: quel che conta non è tanto il trasporto in sé quanto il che cosa si trova, finita la trasferta. Tocca a noi far sì che ciò che si trova in Sardegna sia di grande qualità: a noi interessa certo il consumo che di questa qualità si fa ma anche l’insieme di meccanismi produttivi che creano beni desiderabili, occupazione e nuovi saperi.
Nel quadro del turismo come motore di sviluppo è da aggiungere, va da sé, la grande considerazione in cui dobbiamo tenere quel turismo di élite che ha contribuito a proiettare internazionalmente la buona immagine che della Sardegna si ha e che, usufruendo come fa di servizi di grande qualità, lascia nell’Isola un importante valore aggiunto.
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