martedì 6 aprile 2010

L'Asinara, i cassintegrati e la legge sui parchi

L'idea di ospitare all'Asinara una grande manifestazione per il 1° Maggio è venuta ai cassintegrati della Vinyls che da quaranta giorni “occupano” l'isoletta-Parco naturale. Mediaticamente un'idea suggestiva e intrigante e, per quanto mi riguarda, condivisibile. Dubito che sia compatibile con la Legge 394 che ha istituito il Parco e, soprattutto, con i vincoli imposti da uno dei provvedimenti più centralisti che la sinistra, ecologista e politica, abbia partorito.
Basterebbe dare una scorsa a quella legge per accorgersi come, insieme a divieti di puro buon senso, come quello di gettare cartacce e di spargere rifiuti, la concezione vincolista abbia introdotto divieti che porrebbero i lavoratori della Vinyls di fronte ad una scelta drastica: violare la legge o rinunciare alla loro idea di chiamare a raccolta sull'Asinara lavoratori da ogni parte dell'Italia. Se solo dovessero aderire all'iniziativa gli 81 mila iscritti alla pagina dei cassintegrati su Facebook sarebbe problematico per chiunque far rispettare il divieto di fumare, di entrare nella zona A a salvaguardia integrale, di portarsi via in ricordo anche un solo legnetto, etc etc.
Come già ho scritto sul mio blog, l'iniziativa della decina di cassintegrati della Vinyls di occupare un parco anziché la loro fabbrica è un segnale interessante di come si faccia avanti l'idea che in Sardegna sia possibile un modello di sviluppo diverso da quello esistente. Sull'isola sono arrivate televisioni e giornali di mezzo mondo, tutti a parlare della singolare protesta operaia ma anche, inevitabilmente, di una delle più belle perle del Mediterraneo. La rinomanza dell'Asinara ha aiutato i lavoratori a far sentire la loro voce e i cassintegrati hanno moltiplicato l'appeal di questo splendido angolo di mondo.
La fantasia di un gruppo di operai sardi ha messo in crisi un'operazione, quella della Legge 394, prettamente ideologica e squisitamente burocratica. Adesso è venuto il momento di umanizzare la tutela ambientale con una profonda revisione delle norme e, soprattutto, con la restituzione alle comunità locali del diritto-dovere di preservare questo ambiente unico. Quel che temo è che, stante la concezione vincolista di questo e di altri parchi, un invito così esteso e generale a manifestare su L'Asinara possa ritorcersi contro chi l'ha diramato. Ciò non toglie che totale sia la mia solidarietà con gli occupanti l'isola dei cassintegrati, come efficacemente l'hanno ribattezzata.

3 commenti:

Grazia Pintore ha detto...

Signor Massidda lei è veramente una persona "particolare"ora è preoccupato per la tutela dell'ambiente nell'isola dell'Asinara,è veramente encomiabile questa sua preoccupazione,però mi chiedo come mai non si preoccupa di tutto l'amiente della Sardegna,visto che il suo"padrone" non mi sembra abbia tanto a cuore la tutela dell'ambiente delle coste sarde,visto che è un maestro nella speculazione per arraffare denaro!Lei dichiara che da piena solidarietà a questi cassaintegrati che hanno deciso di fare questa intelligente protesta(a pare mio)infatti hanno avuto adesioni da tutto il mondo,però,guarda caso,è preoccupato per la tutela dell'Asinara per piacere sia più sincero e dica che lei è solamente preoccupato del successo di questa protesta visto che il suo"capo" fa ben poco per tutelare il posto di lavoro di queste persone.Ho la vaga sensazione,personale,per amor di Dio,che a lei e a Silvio non ve ne importi nulla delle persone che perdono il lavoro,infatti odiate tanto Santoro che è l'unico che, in televisione invece di far vedere le veline da spazio a tutte le persone che perdono il lavoro.A mi scusi forse sto parlando di un altro Stato,infatti sul Tg 1 del fedel Minzolini,si dice continuamente che in Italia non c'è crisi economica,mi scusi tanti signor Massidda mi sono proprio sbagliata.

piergiorgio massidda ha detto...

Signora Grazia,
se lei imparasse a leggere le cose scritte e a non fantasticare sulle cose che crede di aver letto, si sarebbe forse resa conto di aver preso un abbaglio. Pensa che con la demagogia e con gli insulti migliorerà le cose? Padronissima. Io continuo a essere solidale con gli operai della Vinyls e avverso al fondamentalismo ambientalista che ha trasformato L'Asinara in un luogo di vincoli e divieti.
Naturalmente rispetto quel che pensa, mi piacerebbe altrettanto rispetto.

Grazia Pintore ha detto...

Signor Massidda mi scuso per la mia irruenza e mi dispiace di averla offesa,forse non ho capito bene quello che Lei ha scritto ma sono talmente dispiaciuta per quello che accade a questi operai e sono talmente diffidente verso tutto ciò che dicono i politici del PDL,che indubbiamente sono stata poco obbiettiva e apprezzo lei per avermi risposto con tanta educazione,mi scuso ancora e la prego di combattere. come sardo, per questi cassaintegrati.