martedì 25 agosto 2009

La catastrofe mancata e le insufficienze di Abbanoa

Ci sarà un motivo per la crescente levata di scudi contro Abbanoa? La società che gestisce la nostra acqua e la sua depurazione sarà trascinata davanti alla Giustizia da un numero crescente di comuni che obbligatoriamente si sono consorziati. Da Villanova Monteleone a Dorgali, da Arzachena a Orosei le denuce sono sempre più numerose circostanziate e a chi legge i giornali di questo scorcio d'estate ha l'impressione che la Spa abbia mancato in maniera clamorosa ai suoi doveri d'ufficio.
Spiagge invase dai liquami, depuratori saltati, paesi rimasti senza acqua: insomma un lungo elenco di fallimenti. Come ho scritto qualche giorno fa, il catastrofismo della sinistra circa l'imminente e sicura bancarotta economica e sociale si è rilevato per quel che era: un bluf propagandistico. I cittadini, naturalmente quelli non colpiti gravemente dalla crisi, hanno smentito le cassandre e hanno continuato ad andare in vacanza, solo modificando i propri comportamenti. Almeno in parte, visto che la concentrazione delle proprie ferie ad Agosto è continuata e continua.
Fare un esame quantitativo di tutto ciò è, allo stato delle cose, impossibile. La frequentazione degli alberghi sulle coste è – dicono alcuni dei loro titolari – ha subito un calo. Forse è in calo anche l'ospitalità nelle seconde case, pur se sarà difficile avere cifre da chi continua nel mal costume di non pagare le tasse e, quindi, di non denunciare la quantità di persone ospitate. Di sicuro sono in crescita gli ospiti di B&b, di agriturismo, di case affittate solo per un paio di giorni. La sensazione è, comunque, che il numero di turisti in Sardegna sia se non in aumento, almeno stabile.
Che le persone siano ospitate in albergo, in campeggio, nei B&b, negli agriturismo, nelle seconde case (molte delle quali trasformate in locande), sta di fatto che la gran mole di turisti consuma acqua e produce rifiuti organici. La prima deve comunque essere fornita, i secondi comunque smaltiti da Abbanoa.
Anch'essa, insomma, è vittima di un turismo per lo più improvvisato e non censibile, oltre che del catastrofismo che ha avuto come effetto quello di far trovare le strutture esistenti assolutamente impreparate. Ci si aspettava un crollo di presenze, il crollo non c'è stato e non mi stupirei se, alla fine del consuntivo, trovassimo che la gente sbarcata delle navi e dagli aerei quest'estate è superiore a quella arrivata lo scorso anno. Questo, sia chiaro ed esplicito, nulla toglie alle responsabilità di chi dirige Abbanoa. L'incapacità a mantenere l'impegno per cui i dirigenti di Abbanoa sono stati a qualsiasi titolo nominati non può non provocare una seria ricerca delle responsabilità.
Sta però alla politica fare anch'essa una riflessione molto approfondita sul modello di sviluppo del turismo. La promozione che la Regione fa dell'immagine turistica della Sardegna sui grandi quotidiani insiste giustamente sulla pluralità di occasioni turistiche: il mare e le coste ne fanno parte ma non le esaurisce. Questa è, credo, la strada più giusta per lanciare l'idea che in Sardegna si può fare turismo tutto l'anno e che anche d'estate quest'Isola non è solo mare.
Insistere su questo, sempre e non solo d'estate, contribuirà a richiamare visitatori in ogni periodo dell'anno. E, visto da dove ho cominciato, anche a risolvere i problemi che la concentrazione di turisti sulle coste e in una cinquantina di giorni l'anno crea alla distribuzione e alla depurazione delle acque.

2 commenti:

agriturismo ha detto...

La ricerca di un turismo sostenibile può essere una valida risposta ai problemi connessi con il consumo di risorse preziose come l'acqua. La filosofia sottintesa alla ricettività agrituristica va in questa direzione

Anonimo ha detto...

Purtroppo, caro PG, sono stato facile profeta. Sul turismo non si può far finta di non leggere la farneticante proposta del presidente dell'ente Parco di La Maddalena, che oggi sui quotidiani propone per La Maddalena il numero chiuso, e - addirittura - una sorta di ponte galleggiante (non si capisce bene dove, da che parte, fino a dove) in cui contare i turisti che accedono all'arcipelago.
Se fai visita all'arcipelago, in quattro e quattr'otto dovrai tristemente prendere atto che non c'è nessuna sorveglianza e nessuno che faccia rispettare i divieti imposti nel Parco: spesso trovi veri e propri immondezzai.
E' fin troppo facile pensare (a pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca...) che il signor Presidente di cui sopra - di nomina soriana - certo non ha molto interesse a lavorare come si deve, ora. E infatti lui, 34enne d'assalto, "spara" a mezzo stampa boiate come il numero chiuso et similia.
Ancora una volta, caro PG: non mollare sullo spoil system! Insisti, ho visto che ne hai parlato su L'Unione, ma troppo poco. Cercate persone capaci, brave, ma cambiate questi personaggi.
Per favore
Il tuo (solito) ammiratore