mercoledì 12 novembre 2008

Il dramma di Eluana e l'urgenza di una legge

Il dramma di Eluana Englaro e della sua famiglia, le questioni etiche che solleva e la severa reazione della Santa Sede ripropongono con urgenza il problema di una legge che tuteli la dignità giuridica e la volontà del morente incapace. Questo è il senso del disegno di legge che ho ripresentato al Senato e che istituisce alcuni strumenti e istituti attraverso i quali la persona può accordare o meno il proprio consenso a sottoporsi a trattamenti sanitari e fornire disposizioni in merito ai propri beni prima che sopraggiunga lo stato di incapacità. Presentato nel maggio del 2006, già assegnato in Commissione, il disegno di legge non ha potuto essere discusso nella passata legislatura ed ho provveduto a ripresentarlo nell’ottobre di quest’anno. Adesso è in corso di esame in commissione. Mi è chiaro che la delicatezza della questione e le forti conflittualità esistenti negli schieramenti politici non militano a favore di una sollecita approvazione di un provvedimento del genere. Ma nutro moderato ottimismo sul fatto che la sensibilità di legislatori e il senso di responsabilità, di uomini e di parlamentari, induca tutti noi a far in modo che sofferenza non vada ad aggiungersi a sofferenza.

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