martedì 8 dicembre 2009

Vigiliamo per la Sassari-Olbia, ma Dio ci liberi dagli agit-prop

L'unità di intenti e di mobilitazione per la Olbia-Sassari sta per raggiungere il suo obiettivo, se venerdì prossimo il Cipe darà il suo via libera come ha assicurato il presidente del Consiglio. È un risultato importante che, al di là dell'importantissimo obiettivo, dà un segnale di che cosa possa l'unione dei cittadini e dei loro rappresentanti a tutti i livelli e senza distinzione di colore politico. Forse c'è anche l'annuncio che i sardi stanno imparando la lezione che viene loro dai fratelli siciliani i quali, di fronte alle grandi questioni, smettono di fare come i capponi di Renzo. Una lezione, per varcare i confini dello Stato, viene anche da altre nazionalità europee.
È anche giusto, come affermano di voler fare i protagonisti della mobilitazione di queste ultime settimane, non abbassare la guardia. La promessa di Berlusconi non è fatta a cuor leggero, ma il Cipe, come dice la sigla, è un comitato interministeriale, composto, cioè, di tanti ministri. Li ricordo a chi già lo sa e ne informo chi non lo sa: il Ministro dell'economia e delle finanze; quello degli affari esteri e quelli dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, del lavoro, salute e politiche sociali, per le politiche agricole e forestali, dell'ambiente e tutela del territorio e del mare, per i beni e attività culturali, dell'istruzione, università e ricerca, per le politiche europee, per i rapporti con le Regioni, per il Turismo. Insieme a loro ne fa parte anche il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, l'emiliano Vasco Errani.
Chi fa politica e non propaganda, sa che ognuno di questi componenti potrebbe avvertire gli altri che, strada facendo, si sono aperte altre urgenze e battersi perché siano queste ad essere risolte prioritariamente. È già successo nel passato e questo rende indispensabile che i sardi non si distraggano e continuino a vigilare fino al momento in cui la Sassari-Olbia non abbia avuto il via libera.
Che ci sia, nell'opposizione, qualcuno tentato di remare contro per evitare che l'azione del governo tagli l'erba sotto gli agit-prop, è cosa purtroppo normale: fa parte di una certa concezione della politica lontana dall'imperativo del bene comune. Ci sono, così, ancora oggi che c'è l'impegno di Berlusconi, personaggi che giocano al rilancio e altri che non nascondono il timore che, davvero, venerdì il Cipe approvi questa benedetta delibera.
Mi è capitato di leggere questo, oggi, su un quotidiano che si fa portavoce dell'opposizione: “ Come nei migliori giochi di prestigio, con un colpo di scena i soldi riappaiono. La Sassari-Olbia si farà subito. I fondi arriveranno nella prossima riunione del Cipe. La nuova promessa arriva da Silvio Berlusconi, l’uomo che li aveva portati via. Il premier sabota la madre di tutte le battaglie, quella per la 4 corsie...”. Si può esprimere meglio di così la rabbia per vedersi portar via un prezioso strumento di propaganda?

7 commenti:

Daniele Addis ha detto...

Riunione del CIPE rinviata a data da stabilirsi a causa di inconvenienti "tecnici". Ma come sono sorpreso.
Ma il PDL sardo, dopo questo, non si vergogna neanche un po' di avere impostato la campagna elettorale sul leitmotiv del "governo amico"? A memoria non ricordo da parte del governo regionale una figuraccia così grossa e palese.

p.atzori ha detto...

pare che si stia per assegnare alla Sassari-Olbia solo una parte dei denari FAS inizialmente attribuiti. Se fosse sarebbe un oltraggio. Prima si stornano i nostri soldi per sanare un Alitalia decotta per la quale i sardi già prima pagavano un prezzo più alto degli altri italiani. E lo pagavano per garantire privilegi vari, con la complicità del sistema politico. Adesso, finito il gioco delle tre carte, ci staremo zitti davanti a quella che si profila una beffa?
Coraggio Senatore, si prepari ad alzare la voce in Senato.

Daniele Addis ha detto...

Caro Piero, senza pare, ci sono stati assegnati 162 milioni che con i PAR-FAS non c'entrano una mazza. I 470 milioni destinati alla SS-OL rimangono fuori dalle nostre disponibilità.

Cappellacci, siutato dagli organi di stampa, si sta sforzando di far passare questa elemosina, questa presa in giro ai danni del popolo sardo con la conplicità dei politici regionali, come una grande vittoria.
Se ti vai a riguardare l'intesa governo-regione trionfalmente presentata da coloro che per le poltrone sacrificano volentieri la dignità del proprio popolo, vedrai comparire magicamente la stessa cifra, 162 milioni di euro, che il governo si impegnava a reperire in aggiunta ai FAS per finanziare la strada i cui costi, nel frattempo, erano lievitati.
Si diceva che sarebbero stati chiesit alla BCI, la banca europea per gli investimenti, quindi si configurerebbero come un prestito.
Inoltre si bateva molto sul fatto che, per completare la strada in tempi recenti, i lavori sarebbero dovuti partire contemporaneamente sugli 8 lotti. In questo modo invece partiranno solo su 2... immagino anche che senza copertura finanziaria le gare di appalto saranno indette solo su quei due lotti, o mi sbaglio?

Oltetutto un articolo dell'Unione del 10 dicembre diceva, a proposito della delibera del CIPE "Dal Cipe, per la nuova Sassari-Olbia devono arrivare 470 milioni di fondi Fas (aree sottosviluppate) che si aggiungerebbero ai 162 già in cassa."
http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/158732

Avete capito? Parlava di 162 milioni già in cassa ed ora ce la stanno spacciando come una grande conquista. È l'ennesima presa in giro perpetrata dal criminale governo nazionale con la complicità dei politici locali. Chi ci rimette è sempre e comunque il popolo sardo.

Prevedo l'arrivo di ampie secchiate d'acuqa sul fuoco, ma questa volta il popolo sardo, a parte i tifosi acritici e razzisti verso il loro stesso popolo stile signor Anedda, è parecchio indignato.

Saluti

piergiorgio massidda ha detto...

Caro Atzori
Io sono pronto non solo ad alzare la voce, ma a dimostrare tutti uniti, se la Sassari-Olbia non sarà davvero costruita come promesso.
Non credo che, al di là del giudizio su Alitalia, voglia dire che le è indifferente la sorte di migliaia di lavoratori. Se non si è solidali con loro, con che faccia possiamo pretendere solidarietà con le nostre necessità? Lei è sicuro, così come l'amico Addis, che andrà in scena una beffa. Io non credo, credo che la Sassari-Olbia sarà costruita nei modi e nei tempi promessi. E questo, credo, ci debba interessare.
Il resto è furore, soprattutto mediatico, che agli interessi dei sardi ha ben poco interessato. Aspettiamo la conclusione della vicenda per giudicare.

Daniele Addis ha detto...

Nel momento in cui il candidato governatore ed il presidente del consiglio italiano promettono, durante la campagna elettorale del febbraio 2009, che il 6 marzo il CIPE avrebbe stanziato 500 milioni per la sassari-olbia + altre svariate centinaia di milioni per altre opere della Sardegna e invece ci ritroviamo 9 mesi dopo, il 17 dicembre 2009, ad ottenere 162 milioni (anche se la nota del CIPE dice 132, ma deve essere un errore), allora la BEFFA è già andata in scena.

Poi capisco (relativamente) il vostro affannarvi a gettare acqua sul fuoco, ma ci sono 10 mesi (se non 12) di dichiarazioni, promesse, rassicurazioni, tavoli e prese in giro che raccontano benissimo da soli la vergognosità di tutta questa vicenda.

Daniele Addis ha detto...

Nel momento in cui il candidato governatore ed il presidente del consiglio italiano promettono, durante la campagna elettorale del febbraio 2009, che il 6 marzo il CIPE avrebbe stanziato 500 milioni per la sassari-olbia + altre svariate centinaia di milioni per altre opere della Sardegna e invece ci ritroviamo 9 mesi dopo, il 17 dicembre 2009, ad ottenere 162 milioni (anche se la nota del CIPE dice 132, ma deve essere un errore), allora la BEFFA è già andata in scena.

Poi capisco (relativamente) il vostro affannarvi a gettare acqua sul fuoco, ma ci sono 10 mesi (se non 12) di dichiarazioni, promesse, rassicurazioni, tavoli e prese in giro che raccontano benissimo da soli la vergognosità di tutta questa vicenda.

p.atzori ha detto...

@ sen. Massidda,
La ringrazio per la risposta. Mi pare che sulla strada Sassari-Olbia sia doveroso unire i sardi e mettere a cuccia chi vuole solo discriminare tra berlusconiani e anti. So bene che l’opposizione non ha le carte in regola per avanzare la benché minima critica, né sulla Sassari-Olbia, né sul resto. Per questo avrei piacere di stringerle la mano all’inaugurazione dei cantieri. Tuttavia la questione la vedo ancora contorta e potrebbe nascondere la solita fregatura. Sento parlare di prestiti da accendere noi! Per anticipare ciò che ci è dovuto?
Alitalia. Non sono indifferente ai posti di lavoro, ma l’aver capito che una parte delle 500.000 lire del 2001 per Alghero-Roma e ritorno servivano per garantire privilegi vari e stipendi e buonuscite favolose provoca irritazione. E continuare a rischiare la pelle sulla Sassari-Olbia perché i soldi servono per coprire le falle delle gestioni clientelari è ugualmente irritante. Sa, viaggio dal 1960 e ho già subito direttamente il monopolio Tirrenia senza mai poter escludere che interessi camorristici vincessero sui nostri interessi anche quando Ariuccio Carta fu ministro ai trasporti.
@ Daniele,
apprezzo il tuo impegno e ringrazio anche te per il tuo commento. Anche a me, nonostante non ci sia ancora una voce forte e univoca, sembra che il nostro popolo stia facendo 2+2 integrando dati acquisiti in un secolo e mezzo di subalternità. Nei secoli XV, XVI, XVII la Sardegna tutelava con maggior forza ed efficacia i suoi interessi in regime di quasi sudditanza al Re spagnolo. La si dovrebbe apprendere a scuola questa verità!
Ma questa coscienza non m’impedisce di apprezzare l’onestà e la chiarezza del sen. Massidda. Gli lascerei lo scranno anche dimezzando i parlamentari. Misura quanto mai auspicabile, considerato il panorama di incapacità.