mercoledì 5 maggio 2010

Caro Silvio: le mie ragioni di coerenza e di dignità

Caro Presidente
Ti scrivo per le ragioni che tu già conosci. Probabilmente aspettavi questa mia lettera da un momento all’altro. Voglio spiegarti le motivazioni che mi hanno portato ad una scelta importante quanto sofferta. In queste poche righe leggerai quello che ci siamo già detti di persona qualche giorno fa, guardandoci negli occhi, senza infingimenti, con la massima onestà, come abbiamo sempre fatto in tutti questi anni di sincera amicizia. Vorrei anche spiegare il perché della mia ostinazione nel perseguire questo fine senza esitazioni. Vorrei spiegarlo a te e alle migliaia di elettori a cui devo rispetto, in nome del mandato ricevuto e della mia coscienza che non scende a compromessi con se stessa.
Nel 1994 abbiamo fondato insieme Forza Italia, poi il Popolo della Libertà. Con te e grazie a te sono cresciuto come uomo e come politico. Condividiamo gli stessi ideali e abbiamo condiviso la stessa amarezza quando tutto sembrava perso. Io c’ero, sono rimasto al tuo fianco e insieme abbiamo ricostruito il movimento dopo la sconfitta alle elezioni politiche del ’96 e quando in Sardegna vinse Renato Soru nel 2004. Io c’ero e ho lavorato duramente per ciò in cui credevo. Siamo tornati grandi. Insieme.
Dei “cinque anni di deserto”, come li chiami tu, porto ancora i segni sul viso. Ho messo in secondo piano i miei affetti personali, trascurato la professione e mi sono sempre dedicato alla causa con tutta la passione e l’entusiasmo che potevo esprimere. È stato un sacrificio ma lo rifarei dieci, cento, mille volte. Sono stati i migliori anni della mia vita. Mi sono messo a disposizione del PDL per questa competizione elettorale delle Provinciali 2010 perché me lo hai chiesto tu e solo dopo che Emilio Floris ha dichiarato pubblicamente la sua rinuncia. Tu mi dicesti che per un senatore della Repubblica fare il Presidente della Provincia era una diminutio ma io ero pronto a combattere anche questa battaglia, per il mio popolo, per la gente di Sardegna. La mia idea è di recuperare un ente così importante come la Provincia alla politica che conta, promuovendo azioni concrete di amministrazione locale, sostenendo lo sviluppo del territorio e salvaguardando l’attività imprenditoriale e l’ambiente. Allo stesso tempo contrastare le logiche perverse della nomenklatura e le correnti dei partiti che tu definisci “la metastasi della politica”.
Ora scelte imposte da pochi mi vorrebbero tenere fuori dalla competizione, impedirmi di cercare il confronto con l’elettorato. Scelte prese tenendo all’oscuro il coordinamento provinciale e quello regionale del movimento ma soprattutto informando te con premeditato ritardo, vista anche la situazione contingente decisamente sfavorevole. Sono arrivato a Palazzo Grazioli per incontrarti, ancora scioccato dopo un incidente in moto di cui sono stato vittima e dal quale, solo grazie al buon Dio, sono uscito illeso. Ti ho spiegato le mie ragioni: mi hai ribadito la tua fiducia confermandomi che fossi io il candidato del PDL. Qualche giorno dopo mi hai chiesto di fare un passo indietro, mi hai offerto ben più di un posto da Presidente della Provincia di Cagliari. Avrei potuto accettare, dire si a quello che non a caso è sempre stato il sogno della mia vita: Sottosegretario alla Salute. Ma ho detto di no. Ho detto di no, tu mi hai guardato dritto negli occhi e hai annuito.
E se ti conosco bene come penso so che hai capito. Hai capito che sono un sardo vero, saldo nei suoi principi, coriaceo quando sa di fare bene. Stavo solo applicando i tuoi insegnamenti. Accettare la tua offerta sarebbe stato vantaggioso: ma solo per me, non per le migliaia di sardi che si fidano di me. Mai avrei potuto lavorare da quella prestigiosa posizione per aiutare i miei conterranei la cui salute dipende dal legislatore regionale. Ho accettato il rischio in nome di un ideale, di un principio di vera democrazia partecipata dove è la gente che conta non il becero personalismo. Voglio poter guardare in faccia i miei figli senza che loro si vergognino del loro padre. Mai.
Ti ho anche detto che sono pronto a dimettermi da senatore. Lo farò se verrò eletto, sebbene tra le tante scempiaggini che ho dovuto sentire in questi giorni c’è quella di chi ha avanzato quella dell’incompatibilità tra i due incarichi quale causa della mia esclusione. Non si capisce allora come mai il mio collega Sanciu sia candidato in Gallura. Presidente io so anche che tu non ami i doppiogiochisti soprattutto quando vengono dalla tua stessa parte e come me sei del partito degli elettori e non di quello degli eletti.
Il PDL schiera un altro uomo e non me. Io sono convinto che sia un errore. È più giovane, è vero. Mentre io e te siamo già vecchi, evidentemente. Così pare. Quindi l’esperienza non conta nulla e conta ancor meno l’appartenenza al Popolo della Libertà e la mia storia personale e politica.
Ho preso un impegno con la mia gente e terrò fede alla parola data malgrado tutto e contro ogni pronostico. È per questo che non posso perdere, Presidente, perché ho già vinto. Ho vinto la battaglia più importante: quella della coerenza e della dignità di un uomo che non abbasserà mai la testa. Ho già vinto. E con me hai vinto tu. Insieme, ancora una volta e sempre.
Ti abbraccio con affetto.
Piergiorgio Massidda.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Senatore, apprezzo molto la sua dignità, ma non ci tengo a vederla andare al massacro in questo mese. Chieda palazzo Baccaredda, è il modo migliore per non tradire chi la sostiene. Avrei piacere fosse lei il prossimo sindaco di Cagliari

Anonimo ha detto...

Vai Piergiorgio. La lettera è bellissima, fiera e dignitosa. Io, i miei amici, la mia famiglia siamo tutti con te. Dal primo turno.
Vedrai che vinci.

Anonimo ha detto...

ho visto il sito di FARRIS ed in particolare i commenti degli ospiti. Bene non ce ne uno in disaccordo ma questo COSO cosa crede che siamo tutti fessi ? Farris rendi lo stipendio che stai prendendo facendo la campagna elettorale tu e il tuo scudiero. Segnaliamo alla Corte dei CONTI. VIVA MASSIDDA uomo onesto.

Anonimo ha detto...

STRIGGIULA

Incredibileeeee, nel programma di Farris riporta termini in latino in inglese, ma neppure una parola sarda !!!!!! latu sensu, in primis stages e summer school. La lo sa che alla provincia di Cagliari i documenti sono scritti anche in sardo ???? Allora non conosce neppure il significato di STRIGGIULA... ma si che lo conosce e come se lo conosce... gli interessi suoi se li fa bene.

VIVA MASSIDDA

Anonimo ha detto...

Penso che la scelata del PDL di candidare Farris come presidente alla provincia di Cagliari sia un grandissimo errore. Di certo non sprecherò il mio voto con l'ultimo arrivato.Forza Piergiorgio!!!!!

Anonimo ha detto...

Da Malu Entu un in bocca al lupo, ma vinceremo noi!!!

A kitzi ;)

Anonimo ha detto...

Carissimo Senatore,
ho letto della Tua presentazione della lista. Hai accusato alcune persone locali senza voti e consenso che sono amici di Scajola e come lui hanno acquistato villa di 200 mq a pochi euro. Hai detto che Farris potrà essere in futuro un grande presidente ma che no è stato scelto o voluto dal popolo del PdL. Condivido tutto escluso la possibilità che Farris possa essere un bravo presidente ha già dimostrato come presidente d’autorità d’ambito e come assessore di essere molto scarso. Quello che non capisco è che la lotta a queste elezioni si faccia non per vincere ma per perdere. Il PdL con te aveva la vittoria in tasca, la sinistra poteva essere competitiva ma ha perso l’IdV e poi tu con i tuoi sondaggi dici che il rapporto tra te e Farris è 1 a 2. Caro Piergiorgio noi amici del web siamo dalla Tua parte e ti sosteniamo affinché Tu vinca è vero che si realizzerebbe così un miracolo ma anche Davide contro Golia era perdente e sembrava non avere alcuna chances. Oggi siamo molti sul web e se uno come Grillo riesce a trascinare 100.000 persone in piazza perché un MASSIDDA non ci deve riuscire se si impegna veramente e con i giusti mezzi. Noi ci crediamo, spero che ci creda anche Tu. Non ci può essere solo la soddisfazione che Farris sia bocciato dagli elettori è necessario che Tu vinca e che faccia lavorare non facendo i politici i Cicu, Delogu, e compagnia bella.
Ti spiego perché puoi vincere. Andrà a votare il 65 per cento degli elettori. Ossia circa 390.000 elettori, io credo che il 34 % voterà PdL quindi 135.000 persone, 125.000 voterà Milia cioè il 32 %, 55.000 voteranno IdV e io credo che Tu possa arrivare al 18 % ossia a 70.000 voti, poi riserviamo il 2% ad altre liste. Come vedi il popolo del web può essere determinante e farti vincere ! C’è un però che di fa regredire: il simbolo scelto non fa assolutamente capire che sei un senatore del PdL e questo ti porta via tra il 2 e 4% di consensi, poi questo tuo non attaccare Farris può farti perdere un altro 2% perché perderai il consenso della gente che vuole esser libera di decidere da sola. Per questo tu puoi avere con grande successo circa 50.000 voti cioè il 13 %.
Piergiorgio questa è la Tua base di partenza, puoi farcela, puoi farcela, dipende solo da te. Noi della rete siamo con te. ORGANIZZA UN EVENTO WEB. Combatti per vincere !
VIVA MASSIDDA WEB

Anonimo ha detto...

Bravo Piergiorgio continua così! grazie a te vinceremo noi!

G. Milia

Grazia Pintore ha detto...

W i sardi con la testa dritta,credevo fosse una razza ormai estinta!PDL ,PD ma perchè i sardi onesti non si riuniscono tutti e fondano un partito che lotta per il bene della Sardegna e manda al gas tutti quelli che vogliono solo sfruttare questa nostra meravigliosa isola? Sono un'illusa? W Massidda W Soru(siete sardi veri)