martedì 25 maggio 2010

Libertà di nome e libertà di fatto

Il mio partito si chiama Popolo della Libertà. Lo è anche dell'on Cicu e del neo iscritto “forte, concreto, giovane” mio avversario suo beneficiato. Libertà è parola grossa con contenuti che andrebbero conosciuti e praticati. Per esempio assicurando a tutti il diritto di esprimersi pubblicamente, ad ogni costo, e dissociandosi dal pensiero unico, che la sinistra radical-chic vorrebbe imporre su tutti. Sembre invece, a leggere comunicati e prese di posizione, che il giovane candidato e il suo sponsor, o gioiscano dell'indegna gazzarra sollevata contro il nostro più leale alleato di governo, o non se ne dissocino.
Peggio, non prendono le distanze da quei sostenitori del giovane candidato che hanno partecipato attivamente alla chiassata. Lo dico con cognizione di causa e con prove documentarie in mano, non per sentito dire. Libertà, dunque. La voglio per tutti, anche per i giovani che incautamente hanno manifestato contro gli interessi della Sardegna che pensavano di difendere. In questi “tutti” ci sono, naturalmente, i leghisti che non solo sono nostri alleati nel governo dello Stato, ma hanno il merito di aver sottratto il federalismo al destino di una bella e impraticabile utopia.
Io non sono leghista, lascio agli amici leghisti la responsabilità di quanto dicono e fanno, ma sono lieto di averli al mio fianco per dire che noi sardi siamo padroni in casa nostra.
Chi parla di “sbarco della Lega” in Sardegna fa solo del becero localismo da quattro soldi e finge di rimuovere il fatto che, salvo i partiti e i movimenti di origine sarda, tutti i nostri partiti, di destra, di centro, di sinistra sono “sbarcati” sull'Isola. Il problema non è e non è mai stata la provenienza, ma la qualità dell'azione a favore della nostra Terra, perché, comunque, sono fatti da sardi. Sardi liberi e sardi timorosi del loro diritto alla piena autonomia. Io, gli amici delle mie liste, abbiamo dimostrato di appartenere alla prima categoria; gli altri lo devono dimostrare.
Ho ricevuto solidarietà dalle parti più impensate, dirigenti e comuni cittadini, non da Cicu e dal suo candidato. Se questa è l'immagine che intendono dare del Popolo della Libertà facciano pure. Io ho comunque un'altra idea della libertà e della tolleranza che ho espresso durante il comizio ai manifestanti: non condivido nulla delle vostre idee e dei modi con cui le professate, ma darei la vita perché le possiate esprimere.

4 commenti:

Daniele Addis ha detto...

Salve senatore, l'ho guardata su Videolina (caspita che grinta!)... vorrei chiederle una delucidazione: Lei ha detto che il PD ha votato contro al decreto salva ALCOA al senato, ma a me non risulta. L'UDC invece mi risulta si sia astenuto. Non è che ha fatto un po' di confusione durante la trasmissione? Oppure il resoconto del senato del 24 febbraio dice cose sbagliate.

P.S. Lungi da me fare il difensore del PD, lo dico per onor di verità.

Saluti

Daniele Addis

elettra ha detto...

Pechè non facciamo dirottare tutti i voti a Milia per poi rivotare fra circa 2 anni? Hai la base procedi Dacci un segnale ciao Elettra

Franco Anedda ha detto...

Concordo pienamente: Milia ha fatto quasi nulla ma non ha fatto disastri come quelli di Balletto.
Procrastinargli il mandato, spronandolo a fare meglio, è certamente più saggio che consentire alla "cricca" di prendere il controllo della Provincia.
Farris, rifiutando a priori eventuali alleanze, ha dimostrato ulteriormente la sua immaturità politica.

Unknown ha detto...

Farris non è all'altezza e non parliamo di Cicu pensate che ad una intervista a Sardegna 1 alle ore 17 aveva detto e copmmentato di aver vinto nel SULCIS.: probabile stato di ebbrezza fate il palloncino prima che parli. Poi alle 22 e 15 a Videolina ha detto che la lista Farris aveva preso il 4,5 % e qualla di Massidda il 4,9 % e pertanto il risultato personale di farris era simile a quello di Piergiorgio. Incredibile il dato deve essere riferito al risultato della coalizione e per Massidda rappresenta il 52% mentre per farris un misero 10%. CICU e farris dicendo che non vogliono i voti di Massidda OFFENDONO noi del PdL che abbiamo contestato una scelta locale frutto di interessi personale e queste affermazioni ci fanno SOLO INCAZZARE. Se avevo deciso di non andare a votare farris anche al ballottaggio ORA ANDRO' PER VOTARE MILIA. Bene avrebbero fatto questi due stronzi a dimettersi insieme alla cricca subito, altro che interessi degli elettori. Scusate lo sfogo