sabato 15 maggio 2010

Due o tre cose che vorrei dire ai miei denigratori

Prendo spunto dall'ultimo commento al mio articolo “Quella certa idea di Provincia che io ho” per rispondere a questioni serie ed altre molto meno serie che sono state sollevate, a cominciare dalla faccenda di un sms che risulterebbe spedito dal mio cellulare per chiedere contributi alla mia campagna elettorale. Ho già chiarito, con un comunicato pubblicato sui giornali, che né io né il mio mandatario elettorale abbiamo spedito alcun messaggio in quel senso. Di più: la Polizia postale appurerà chi e con quali illeciti stratagemma lo ha fatto. Continuare ad insistere, come fa la signora Patrizia, su un fatto inesistente dà, io credo, il senso della strumentalità e della povertà intellettuale di chi pensa di utilizzare un inganno per mettermi in cattiva luce.
Confondendo i desideri con la realtà, si parla del Pdl come mio “ex partito” ma, mi spiace deludere chi lo dice, continuo ad essere uno dei fondatori del Popolo della libertà e un suo leale militante. In dissenso profondo con i metodi da vecchia nomenklatura usati da un gruppo di dirigenti nominati e non eletti. Forse, qualche mio amico, ferito profondamente da questi metodi ha usato toni polemici nei confronti di Farris. Non sono i toni che uso io che, ripeto, continuo a non aver nulla contro il mio avversario: ciò che offende me, i miei sostenitori, la nostra dignità e appartenenza sono i metodi da antica lotta per correnti usati per scegliere un candidato piuttosto che un altro.
Da me, su questo blog, negli interventi in Facebook, in quelli pubblici chiunque sia in buona fede ha sempre e solo sentito affrontare questioni in termini politici, così come, del resto, faccio da più di quindici anni in Palmento. Termini politici significa che ho sempre tentato di risolvere, da solo o in compagnia con parlamentari del mio gruppo ma non solo, i problemi che hanno interessato o coinvolto la mia Terra. Spesso con successo, anche quando, come per l'Alcoa, non tutti hanno tenuto la barra dritta nel timore di dispiacere il governo che sosteniamo.
Se le piccole e grandi maldicenze che si fanno sulla mia candidatura nascono dai consigli o dalle suggestioni del guru Velardi, consiglierei vivamente il mio avversario e i suoi sostenitori di farne a meno: non attaccano. Così come non attaccano gli strumentali attacchi sul piano degli alleati che mi accompagnano nella battaglia per la Presidenza della Provincia di Cagliari. Che cosa significa che la Lega non ama la Sardegna, se non che si vogliono rispolverare i peggiori stereotipi della sinistra contro il partito di Bossi? Per l'Alcoa abbiamo trovato accanto la Lega e molto molto tiepidi altri, anche sardi. La Lega è l'alleato forte e leale del Pdl: su alcune cose si può dissentire, ma come si fa fra amici. Da sardo, fortemente convinto che il nostro futuro è in una Repubblica federale, non posso dimenticare che senza la cocciuta battaglia della Lega, di federalismo si sarebbe parlato ben poco e, soprattutto, molto poco si sarebbe realizzato.
Non è un caso che nella mia corsa ho affianco Fortza Paris, il partito movimento nazionalitario nato dall'incontro di due tradizioni di grande cultura autonomista: il sardismo e il popolarismo di Don Sturzo. Dai suoi uomini migliori è nata l'idea del Nuovo statuto speciale che ho fatto mia, presentandola come disegno di legge al Senato, mentre tutto intorno si continuava e si continua a inseguire le lanterne. Consiglierei, a chi ragiona ancora in termini obsoleti, di tener conto di queste cose. Così come consiglierei di buttare al macero gli stereotipi da guerra fredda di chi definisce i miei alleati del Msi-Fiamma Tricolore nostalgici di un tempo che essi stessi hanno sepolto. Non ci sono fra di loro squadristi, teppisti o chissà che cosa altro, ma solo giovani colti che la pensano diversamente da altri.
Se così non fosse, non capirei perché – e lo dico con cognizione di causa – a lungo e insistentemente coloro i quali hanno candidato il mio avversario hanno cercato la loro alleanza. Bravi democratici con Farris, squadristi con Massidda? Via, un po' di dignità e di onestà intellettuale. E, se non altro, si rilegga e vi si mediti la favoletta della volpe e dell'uva. In conclusione, vorrei dire, che sono pienamente d'accordo con Dorimannu che vorrei un giorno conoscere: basta con gli ideologismi. Hanno fatto abbastanza guai.

3 commenti:

Massimo ha detto...

Caro Senatore, sono sempre più convinto che il voto dato a lei è l'unico voto utile.
Utile per fare piazza pulita di una politica fatta di servilismi e clientelismi, utile per l'amore che ripone nella nostra Terra, utile per la forza della libertà che le sue ultime scelte ci hanno regalato, utile perchè ci ha dimostrato che non tutti gli uomini sono in vendita.
Per questo la sosterrò.
Per questo diffenderò la mia, anzi, la nostra scelta.
massimo

maurizio spano ha detto...

vorrei soltanto fare alcune considerazioni, in merito al comportamento scorretto e oltraggioso delle idee, della cultura,e dell'onesta' intellettuale, di chi ha il coraggio di dissentire,di non accettare delle candidature precostituite,solo allo scopo di riaffermare la propria egemonia all'interno di un partito,diemnticando che il valore principale e' la liberta, e lo scopo e' il coinvolgimento del popolo, infattio io milito nel popolo delle liberta.
Io vorrei che nessun politico dimenticasse questo, e vorrei che il popolo si ricordasse, che il partito non e' di pochi , ma e' di tutti, perche' noi e solo noi l'abbiamo fatto diventare quello che e', con la nostra passione , con il nostro impegno, e con il nostro credo politico, e non si puo' accettare il tentativo di qualcuno, di farlo diventare una lobby, o una coorporazione, lo ribadisco ancora, nelle realta' locali e' il popolo che decide il candidato e non 3 dirigenti chiusi in una stanza, questo sia chiaro e serva da lezione, non lo abbiamo accettato ora e non lo accetteremmo in futuro.
Vorrei dire ancora un'ultima cosa agli avversari politici, e cioe' di piantarla con minacce piu' o meno velate, di finirla con minacce di querele e denunce, di finirla di mandare gli amici in avanscoperta , per capire i nostri movimenti, cercate di essere relisti e riconoscere fin d'ora gli errori, tanto lo ricordo, le bugie hanno le gambe corte e quanto prima, si arrivera' alla resa dei conti, li' sara' il luogo indicato perche' da parte vostra ci sia la resa dei conti politica e vorrei tanto che avessero la dignita' di trarne le dovute conclusioni, ben saoendo che noi non ci dimenticheremmo del vostro operato, e non ho problemi a definire errate le scelte politiche operate da cicu, delogu scajola e verdini, e' stata una scelta e un comportamento vergognoso, spero che non ci possa essere piu' occasione per ripetere tale comportamento e che il presidente intervenga e charisca la situazione, e finisco col dire e riaffermare, che nessuno di noi accettera' mai di essere asservito o obbligato alle decisioni politiche che piovono dall'alto.

chicopais ha detto...

Ciao Senatore, è la prima volta che vedo tanto interesse per una campagna provinciale;merito sicuro dello spessore di alcuni contendenti, te per primo; tuttavia vorrei si calcasse più la mano sul ruolo e le prerogative di una Provincia, informando meglio gli elettori su questo "ente inutile". Vorrei si chiarisse, argomentando,che la provincia promuove sicurezza,cultura,ricreazione,protezione cvile, formazione, che gestisce parchi e strade e quant'altro; vorrei si facesse notare che, causa stupidissime lotte clientelari, non si sono realizzate piccole cose quali un chiosco nel Parco di Monte Claro; vorrei si facesse notare che,tanto si era impegnati a guadagnare consenso con baggianate,le strade provinciali sono trappole dove ogni mese muoiono tanti, troppi nostri amici (quanto costerà una striscia bianca?); ecco, Senatore, io vorrei che mio figlio viaggiasse sicuro,avesse teatro, poesia e musica,potesse semplicemente dissetarsi all'interno di un parco...vorrei fosse difeso, anche da questo "ente inutile". Ciao, Chico Pais