Sono abbastanza sicuro che i signori del vento non riusciranno ad imporre il loro parco eolico nel Golfo degli Angeli, di fronte alla spiaggia del Poetto e nelle altre marine della Sardegna. Come in altre occasioni, il no concorde dei sardi avrà la meglio, non essendoci burocrazia né comitati d'affari tanto forti da cancellare i diritti di un popolo. Alle denunce del mio amico Mauro Pili, raccolte da una stampa particolarmente attenta e univoca, vorrei aggiungerne di mie che spostano la questione sul terreno istituzionale.
Qualche giorno fa, L'Unione sarda riportava questo titolo: “Golfo degli Angeli. L'Eos vuole il parco off-shore: 'La legge dice che dobbiamo parlare col Ministero – La Regione non è il nostro interlocutore”. Il giornale riferiva le parole dell'amministratore delegato della Bbc power, la società che controlla la Eos, “Energia eolica offshore della Sardegna”. Il signor Cotrufo ha formalmente ragione: la Regione sarda, oggi come oggi, a Statuto vigente, non ha alcuna competenza sul mare che la circonda.
Vero è che, poi, le linee che portano l'elettricità dovranno pur passare in Sardegna e qui il Ministero poco ha di che decidere, ma teoricamente, pur di riaffermare la propria potenza, la Eos potrebbe collegare il suo parco eolico, che so?, con la Tunisia. Però è vero: la Regione non ha competenza sul suo mare. È invece indispensabile che la abbia per evitare che i sogni dei signori del vento trasformino le nostre coste in un serpente di parchi eolici o comunque in sede di altre speculazioni, fuori dal controllo del governo dei sardi.
Il mio disegno di legge sul Nuovo Statuto speciale (che fa suo, come ho detto altre volte, la proposta del Comitato “Firma per la tua Sardegna”), depositato in Senato e da questo trasmesso al Consiglio regionale, dice: “Il Popolo sardo, il territorio della Sardegna e delle sue isole, il mare e il cielo territoriale … della Sardegna costituiscono la Nazione sarda”. Questo nulla toglie all'unità della Repubblica, ma rimodula il sistema delle competenze fra Stato e Regione, entità che già oggi, con il nuovo Titolo V della Costituzione, sono equiordinate, insieme alle Province e ai Comuni. Non sono, insomma, messi in una scala gerarchica per cui lo Stato domina tutto.
La questione dei parchi eolici off shore ha assunto oggi la dimensione di un pesante vulnus per la nostra troppo debole autonomia. Ma era inevitabile che imprenditori e speculatori si accorgessero della enorme fonte di guadagni e di profitti offerta dal vento oggi come della massa del mare domani, come dal sole in maniera più accentuata nel prossimo futuro. A noi sardi spetta di decidere se subire questi interessi o se essere protagonisti di un nostro nuovo modello di sviluppo. Possiamo, come per esempio fa il mio amico Antonello Cabras con il suo disegno di legge o come fanno i consiglieri regionali del Pd, far finta che il nostro Statuto abbia solo bisogno di qualche aggiustatina qua e là.
Ma o poniamo mano molto seriamente, con coraggio e senza paura dei nostri diritti, al nuovo Statuto o saremo destinati alla subalternità.
6 commenti:
chi sono questi signori del vento. Ho letto che è possibile un collegamento con il Ministero delle attività produttive dell'ex Scajola. Spero che non siano sardi coloro che vendono la Sardegna.
Dacci dentro Senatore, siamo con te.
prima di parlare di statuto bisogna spiegarci come possiamo avere un presidente della giunta che non trova niente di male ad incontrare flavio carboni, incidentalmente in quel momento sotto processo per omicidio.imbarazzante e penoso. naturalmente senatore la votiamo, cos'altro ci rimane...
STRIGGIULA
caro Senatore ho denunciato attraverso i siti di internet il fatto che FARRIS non si dimetta da assessore così come deve fare il suo segretario personale che è suo COMMITTENTE nella campagna elettorale, finalmente la sinistra si è mossa e ha fatto interrogazioni. Certo che farris ha imparao bene da Scajola gli ha fatto ripetizione Cicu. Bell'esempio di moralità e noi dovremo votare questo coso ? ma ci faccia il piacere...
VOTA MASSIDDA
da elettrice di centro destra non capisco proprio che gioco sta giocando. Parla tanto di trasparenza, invece non fa che rinnegare il suo passato, e tendere la mano a Milia. Preferirebbe riconsegnare la provincia a Milia piuttosto che vedere la coalizione di centro destra al governo...questo non è pensare al bene dei cittadini, ma solo al suo.
senatore le chiedo una sola cosa, anzichè accusarsi a vicenda tra candidati, con accuse campate in aria della serie lei è senatore e ancora non si è dimesso, Farris è assessore e ancora non si è dimesso, l'ultima accusa di oggi è che Milia ha messo un totem davanti al Parco di Monteclaro..con la scritta Provincia di Cagliari ..si potrebbe iniziare a parlare seriamente di ciò che individualmente volete fare per il bene della Provincia di Cagliari, in termini di turismo, lavoro, energia e ambiente...
Non mi rimandi anche lei al sito come ha fatto il suo collega Farris, glielo chiedo per favore.
PS: questo messaggio per corretteza l'ho inviato a lei sul blog e a tutti gli altri candidati nei rispettivi siti.
Grazie Samuele
Caro Samuele,
non la rimanderò al sito, ma se vorrà conoscere qualcosa di articolato del mio programma, sarà inevitabile che o lo legga o segua gli incontri che faccio costantemente con gli elettori. Nelle poche righe che consentono uno spazio come questo, posso dirle che tutte le funzioni che la legge assegna ad una Provincia saranno messe a disposizione della creazione di lavoro, lavoro e lavoro.
La qualità nuova del mio programma è che non saranno creati posti di lavoro clientelari e di mero assistenzialismo. La nostra Provincia è ricca di ambiente, di competenze umane, di arte, di beni culturali, di straordinario patrimonio linguistico, tutti ambiti che sono in grado di creare lavoro nel turismo, nei servizi, nell'artigianato, nella cultura, nel ripristino dei centri storici e dell'ambiente. È in questa direzione che la mia Presidenza della Provincia si muoverà per fare.
Posta un commento