venerdì 15 gennaio 2010

Quell'odio incredibile e patologico contro Craxi

Trovo che ha dell'incredibile e del patologico l'odio che gli ambienti giustizialisti (a volte schiettamente forcaioli) nutrono contro Bettino Craxi anni dopo la sua morte. Non si sentono neppure toccati dalle notizie di questi giorni sull'assoluzione di esseri umani stritolati dalla mala giustizia. L'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, sbattuto in galera per un ingiusto sospetto di corruzione, e ora assolto dopo anni; sei amministratori di Subiaco, sospettati e incarcerati per una storia di tangenti, liberati da ogni sospetto e assolti dopo venti anni; il parlamentare Calogero Mannino, accusato di concorso esterno alla mafia e assolto ieri dopo diciassette anni di calvari giudiziari.
Consiglierei a tutti, per non essere sospettato di difesa di casta, di leggere la vicenda degli amministratori di Subiaco, sindaci e assessori di un paesone di 9.000 abitanti, non tanto quelle degli altri due personaggi politici famosi cui, comunque, sono stati tolti pezzi di vita che, comunque, sono stati additati al pubblico disprezzo sulla base di teoremi non dimostrati. Questo significa, naturalmente, come si dice con espressione enfatica ma condivisibile, che la giustizia ha trionfato. Certo, ma a costo di quante sofferenze di persone innocenti. E significa anche che uno Stato moderno non può permettersi costi sociali così alti. Vent'anni sono un tempo mostruosamente lungo per chi aspetta, sapendosi innocente, che questa innocenza sia riconosciuta.
Qualcuno potrebbe obiettare come sia improprio accostare gli amministratori di Subiaco, Del Turco e Mannino (per stare all'oggi) allo statista socialista. I primi sono stati assolti, il secondo condannato con sentenza definitiva. Il che è storicamente vero. Ma ci sono un paio di considerazioni che rendono la questione assai meno limpida di quel che le vicende storiche ci hanno tramandato.
La prima la fece lo stesso Craxi in una intervista che solo ieri ho visto: È impossibile difendersi quando si è in balia a un clan di magistrati e a un clan di giornalisti. La seconda è che, curiosamente, gli ambienti giustizialisti di cui dicevo non hanno perso occasione, in questi giorni di polemica su Craxi, per mettere insieme il suo nome a quello del presidente del Consiglio. E allora diventa legittimo il sospetto (che in me è certezza) che questi stessi ambienti pensino: “L'operazione Craxi è andata bene, andrà bene anche quella contro Berlusconi”. Ma, purtroppo per loro, qualcosa è cambiato anche in chi ha, per un lungo periodo, pensato possibile utilizzare il combinato disposto di certa magistratura politicizzata e di stampa-partito per rovesciare il risultato elettorale.
Nel mio lavoro quotidiano al Senato, sento sempre più avversari riconoscere che c'è un solo modo legittimo di cambiare governo: le elezioni. E interrogarsi sui propri trascorsi giustizialisti; peccato che diventino garantisti mano a mano che è la propria parte politica ad essere coinvolta in inchieste dei Pm. Allora, ai tempi di Craxi, né il garantismo né tale consapevolezza erano maggioritari e vinsero coloro i quali pensavano che magistratura e stampa, per parafrasare von Clausewitz, potessero essere la continuazione della politica con altri mezzi.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ha perfettamente ragione: guardi qui che schifo! http://www.youtube.com/watch?v=dmx6v2282sk. Dire che Craxi ha creato il debito pubblico, che era un ladro, uno che si costruiva le ville per sè, per la sua amante e per i suoi amici, che si era fatto persino l'aereo personale, che si era intascato per sè, e non per il partito qualche miliardo delle vecchie lire. Che schifo!!!

Pietro Nanni

palits1 ha detto...

una volta tanto sono d'accordo con te piergiorgio.

elettra ha detto...

non sono mai stata socialista ne mai lo diventerò,ma l'odio contro Craxi non lo condivido, lo stesso odio che qualche guizzo da manie di grandezze con un passato giustizialista ancora oggi alimenta e fomenta. Abbiamo avuto un eroe martire in Aldo Moro non si fa che dirne bene, ma si omette che è stato il leader che ha ideato "il compromesso storico" dando l'Italia in mano ai catto comunisti( cattolici certo non sono in quanto Marx definiva la religione come "l'oppio dei popoli")non bisogna usare la doppia morale, quindi ben venga la revisione critica di un momento oscuro dell'Italia, ma anche una critica aspra a quel periodo in cui la "Democrazia! Cristiana!?! ha fatto sì che le parallele convergessero!

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=VoQ_eLBZMmw

pietro nanni

Mauro ha detto...

@ Nanni
Mi chiedo se quella faccia che compare nel suo link è la sua, di Travaglio, di Di Pietro o di qualcun altro

elettra ha detto...

Voglio intervenire ancora su questo tema. Craxi è stata la vittima di un sistema che ha visto attori non solo i socialisti - che ci hanno rimesso le penne- ma anche i catto comunisti.....! ed i comunisti. Chissà perchè loro non sono stasti sfiorati da mani pulite....-pulite o sporche?- dovevano azzerare una parte dei politici e non tutti . Ricordiamoci i rubli della Russia, le cooperative rosse e quant'altro che ora noi non conosciamo ma loro SI VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA se si deve operare di deve tagliare sino in fondo il marcio e non solo quello che appare in superficie. Pollice verso giù al Pd erede del PCI ed ai catto comunisti che hanno preso in giro gli italiani cattolici con una falsa ideologia basata sul proprio egoismo, in onore di una cristianità che non hanno il diritto di vantare:Il Vangelo, la Bibbia ci parla che Iddio siede alla DESTRA del Padre e non alla sinistra!!!