lunedì 9 febbraio 2009

Psichiatria: ancora un fallimento per Soru

Un gradino ignorato dai più nella lunga scala dei fallimenti della Giunta Soru è quello che riguarda la psichiatria. La forte carica di ideologizzazione impressa a questo settore cruciale della sanità pubblica, attraverso l’acritica e totalizzante adesione alla “scuola triestina” non ha comportato solamente la “deportazione” degli operatori a Trieste per il loro indottrinamento, ma anche e soprattutto danni ai più deboli, i malati.
Il centro di salute mentale è stato trasformato in un centro per pazienti psicotici con abbandono dei pazienti affetti da disturbi mentali non psicotici (disturbi di panico, alimentari, d’ansia, depressivi) con azzeramento della prevenzione.
Il numero dei suicidi si è abnormemente incrementato:
I posti letto nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cure, già carenti rispetto al Piano obiettivo dello Stato sono diminuiti, inducendo i malati ad emigrare.
Gli accessi nelle comunità terapeutiche, già carenti rispetto alle necessità, sono diminuiti.
L’utilizzo improprio di personale delle cooperative ha comportato la erogazione di sanzioni amministrative da parte dell’ispettorato del lavoro.
Le scelte puramente ideologiche del governo di centro sinistra hanno già fatto abbastanza guai perché questo ulteriore fallimento di Soru possa pretendere di essere dimenticato e il suo autore premiato

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