La lingua sarda è sparita nelle schede delle minoranze linguistiche comprese nel “Terzo rapporto dell'Italia sull'attuazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali” inviato dal Ministero dell'Interno al Consiglio d'Europa. In una interrogazione al ministro Maroni, chiedo come si sia determinata questa esclusione.
Era compito dei comuni che hanno ricevuto dallo Stato finanziamenti per le loro attività di promozione del sardo – ricordo nell'interrogazione che si può leggere più sotto - trasmettere alle Prefetture i dati raccolti.
Di qui la mia richiesta a Maroni per sapere quali siano i criteri in base ai quali sono state effettuate le attività di monitoraggio da parte delle Prefetture e l'elaborazione delle schede e la sollecitazione ad intervenire, nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni, al fine di ripristinare il giusto rilievo della minoranza linguistica sarda nel Rapporto al Consiglio d'Europa.
Questo il testo dell'interrogazione:
Premesso che:
il Consiglio d'Europa ha approvato il 1° febbraio 1995 la Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali;
detta Convenzione, in vigore dal 1 febbraio 1998, è stata ratificata dall'Italia con la legge 28 agosto 1997, n. 302;
considerato che:
il 6 ottobre 2009 il Ministero dell'interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione - ha pubblicato il “III rapporto dell'Italia sull'attuazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali” Anno 2009;
nel documento si ricorda che nel nostro paese le minoranze linguistiche storiche sono tutelate dalla Costituzione della Repubblica;
la legge 15 dicembre 1999, n. 482, in particolare, e il relativo regolamento approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 2 maggio 2001 n. 345 (nonché dalla legge 23 febbraio 2001, n. 38) si ispira ai principi enunciati nella Convenzione quadro e riconosce alle minoranze linguistiche il diritto di usare la propria lingua nei rapporti sociali ed amministrativi;
il presupposto richiesto per il riconoscimento e la tutela di una minoranza è quello della delimitazione territoriale, in quanto il diritto all’uso della lingua nei confronti della pubblica Amministrazione, il diritto all’istruzione e l’accesso ai media riconosciuti dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482 possono esplicarsi in un ambito territoriale definito;
tra quelle delle minoranze storiche è compresa anche la lingua sarda;
considerato, inoltre, che:
la Convenzione quadro prevede che le parti contraenti trasmettano “al Segretario Generale del Consiglio d’ Europa informazioni complete sui provvedimenti legislativi e di altro tipo che avrà adottato per dare effetto ai princìpi enunciati nella presente Convenzione quadro”;
nel medesimo Rapporto viene riportata una sola scheda relativa alla Regione sarda - predisposta dal Ministero dell'interno sulla base dei dati forniti dalle Prefetture dai comuni - che riguarda la sola minoranza catalana del comune di Alghero;
per quanto consta all'interrogante nella Regione sarda è presente, oltre alla catalana, la minoranza linguistica sarda, entrame tutelate dalla L 482/99, in più delle minoranze gallurese, sassarese e tabarchina che godono della tutela della LR 26/97;
preso atto che:
la lettera c) dell'articolo 82 "Cultura e lingua sarda. Conferimenti agli enti locali" della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 stabilisce che sono attribuite alle Province, tra l'altro, la programmazione e la gestione delle risorse finanziarie relativi agli interventi previsti dagli articoli 13, 17 e 20 della legge regionale 15 ottobre 1997, n. 26 recante "Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna";
le Province, le cui competenze sono rafforzate per decisione del Consiglio Regionale della Sardegna, rappresentano un decisivo tramite fra i Prefetti e i Comuni la cui delimitazione territoriale le stesse province hanno deliberato;
l'interrogante chiede al Ministro in indirizzo di sapere:
quali siano i criteri in base ai quali siano state effettuate le attività di monitoraggio da parte delle Prefetture e l'elaborazione delle schede per il previsto Rapporto dell'Italia sull'attuazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali;
se intenda intervenire, nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni, al fine di ripristinare nel Rapporto al Consiglio d'Europa il giusto rilievo della presenza, fra le lingue di minoranza tutelate dalla legge, di quella sarda.
Sen. Piergiorgio Massidda
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