lunedì 18 maggio 2009

Disperato cinismo e timore nucleare

Ricordo un’audizione in Senato di un folto gruppo di medici e, particolarmente, quella di uno di essi il quale sosteneva che la medicina tradizione era da buttare via. L’unica vera, per questo medico che produsse argomenti neppure troppo banali, quella che avrebbe dovuto ispirare la medicina in Italia, era quella tibetana. È una fortuna che queste cose, il medico le abbia dette lontane da una campagna elettorale. Altrimenti, con l’opposizione che ci ritroviamo e con il sistema mediatico che le tiene bordone, oggi saremmo in piena sarabanda: “Berlusconi vuole abolire la medicina tradizionale”. È quello che sta succedendo, in questi giorni, perché uno scienziato ha detto in Commissione al Senato che, a suo parere, la Sardegna era, per la sua a-sismicità, la terra ideale per le centrali nuclerari.
Ripensavo a quella vecchia audizione, in questi giorni di finta battaglia contro il finto bersaglio delle centrali nucleari in Sardegna. In questa battaglia delle indignazioni, c’è chi infioretta timori ambientali con preoccupazioni economiche, e c’è chi, invece, va al sodo della questione: le elezioni europee. Pensa, insomma, a come mettere a profitto, in campagna elettorale, le paure sincere di tante brave persone frastornate da una campagna mediatica inventata a tavolino. Ho letto stamani, su un quotidiano, il resoconto di una manifestazione in Ogliastra organizzata dal centrosinistra contro l’installazione di una centrale alla foce di Riu Mannu, una delle tre che una fantasiosa costruzione mediatica (e politica, ma spesso è la stessa cosa) vorrebbe destinate alla Sardegna.
I rappresentanti delle forze politiche hanno teso, a quel che si legge nell’articolo, a buttarla sul generale, sulla battaglia di principio. A una signora, come voce dal sen fuggita, è scappato il vero senso della manifestazione: “Fermiamo queste iniziative terribili del premier Berlusconi e del centro-destra. Ne abbiamo l’occasione, adesso con le europee”. Viva la sincerità.
Non so se gli organizzatori della manifestazione abbiano avuto, di fronte alla schiettezza della signora, un moto di fastidio perché essa aveva denudato il re o fatto una compiaciuta strizzatina d’occhio perché, tanto, era “una del popolo” a dirlo. Fatto sta che emerge con sempre maggiore chiarezza la strumentalità del “timore nucleare”. Sanno benissimo, nel centro sinistra isolano, che né a Riu Mannu, né a Capo Comino, né a Cirras, né in negli altri luoghi su cui la fantasia si eserciterà fino alle Europee, saranno costruite centrali nucleari. Non foss’altro che per l’impegno assunto dal governo sardo di non fare un’intesa in merito con lo Stato.
Ma che importa: in campagna elettorale, nell’idea che il centrosinistra ne ha, tutto è permesso: anche cavalcare cinicamente un timore che molte persone nutrono, come ultima spiaggia in una disperata corsa europea.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi scusi se la distraggo un attimo dalle europee e ritorno sulle scosse o esplosioni per le quali non ho ricevuto risposta e neppure la aspetto ma ho comunque timore per l'acqua che sta a monte della saras sono appena 40 km se non ci avete ancora pensato mi pare il minimo che verifichiate che sia al sicuro. Valeria

Anonimo ha detto...

Chi era il senatore che discusse di medicina tibetana in parlamento? Mi fa sorridere, c'e' zafferano e zafferano vero? Ma uno e' inimitabile. Amo molto i tibetani ma non mi sono bevuta la bufala dei progetti rubati dai quei cattivi cinesi. Ajo sveglia Valeria

Anonimo ha detto...

Beh la signora forse non sa che c'e la zampetta di romano prodi sul segreto di stato e le scorie . Valeria

piergiorgio massidda ha detto...

Il dibattito in questo blog sulla questione nucleare ha preso la giusta direzione del confronto di idee. E ne sono sinceramente contento. Terrò in attenta considerazione quel che fino ad oggi è stato detto e quanto sarà detto in seguito e sottoporrò a tecnici ed esperti le domande che molti degli interlocutori hanno posto. Io sono un senatore e non sono certo un tuttologo, una specie da cui mi tengo alla larga come tutte le persone di buon senso.
Dunque, cara signora Valeria e tutti gli altri che avete interloquito con me, posso assicurarvi che a tutte le questioni sollevate tenterò di dare una risposta non appena la avranno data a me.

Anonimo ha detto...

Quanti antistaminici pzh si sono sparati e che composizione avevano? valeria

Anonimo ha detto...

eh il comparto erboristico sardo : "mai dannu tengada"

Anonimo ha detto...

sono sempre io mi sono dimenticata di firmare

valeria