sabato 20 giugno 2009

Appalti e subappalti: facciamo una legge insieme?

Il criterio del massimo ribasso nell’assegnazione degli appalti e quello del favorire i meccanismi del subappalto è spesso fra le cause della poca sicurezza nei posti di lavoro e, quindi, degli incidenti spesso mortali. Questa considerazione che ho fatto anche in Senato, ricordando i morti alla Saras di Sarroch, mi ha spinto a scrivere una lettera ai membri dell’Osservatorio della Chimica e all’assessore dell’Industria, Andreina Farris, che ho pregato di farsene interprete.
La mia idea, come si può leggere, è di esortare i sindacati e gli imprenditori, a volte molto critici non solo della legge, ma anche dei legislatori, a mettere la loro competenza al servizio di una buona legge. Sarebbe un eccellente modo per passare dalla lamentazione per le cose che si subiscono alla proposizione positiva delle cose da fare per diventare protagonisti delle scelte che li riguardano.

Cara Andreina,
ti chiedo di farti portavoce di una mia proposta presso l'Osservatorio della Chimica.
Alla luce dell'ultimo incidente verificatosi alla SARAS si è riaperta con forza la dolorosa e annosa problematica della sicurezza sul lavoro, ma in modo particolare è emersa l'improrogabilità di una modifica delle normative sugli appalti.
Mi riferisco in particolare a quelle che, nel privilegiare nell'assegnazione il parametro del massimo ribasso e nel favorire il meccanismo del sub-appalto, inducono ad una minore qualità del lavoro ed ad una riduzione della garanzia di sicurezza dei lavoratori.
Per quanto sopra chiedo a te e a tutti i Componenti l'Osservatorio la costituzione in tempi brevi di un tavolo di lavoro tecnico che elabori al più presto una o più proposte di legge, che il sottoscritto si impegna a presentare al Senato, coinvolgendo il maggior numero di parlamentari al fine di modificare la legislazione vigente.
Certo di un tuo cortese e sollecito riscontro e pregandoti di porgere i miei saluti a tutti i componenti dell'Osservatorio, ti invio i miei più affettuosi saluti.

Nessun commento: